Pescare nel lago di Endine

Pescare nel lago di Endine

Pescare nel lago di Endine.


Ciao pescatore, se cerchi informazioni sulla pesca nel lago di Endine e sulle relative tecniche, benvenuto! Abbiamo scritto questa pagina proprio per te. Informazioni Generali Il lago di Endine è un bacino lacustre della Provincia di Bergamo di 2,1 km². Situato a 337 m s.l.m. nella Val Cavallina, si estende per un perimetro di circa 14 chilometri ed è diviso tra quattro comuni: Endine Gaiano, Monasterolo del Castello, Ranzanico e Spinone al Lago.  

 

 

Tutti sognano almeno una volta di lanciare le proprie esche nel lago di Endine. Il perché è presto detto: incassato nella stretta Val Cavallina tra alte vette, ha conservato nei secoli il suo ambiente naturale. Le rive infatti, alternano piccole spiaggette a fitti canneti, ideali per la riproduzione e il riparo di molte specie ittiche. In inverno le acque sono piuttosto limpide e cristalline, mentre all’aumentare della temperatura tendono ad assumere il caratteristico colore verde scuro. Il lago non è molto profondo: la sua profondità media è di circa 4 metri, mentre la massima è 9,4 metri.

Come Pescare nel lago di Endine

Ogni anno il lago di Endine riceve migliaia di pescatori, provenienti non solo dall’Italia ma anche da tutta Europa, alla ricerca del pesce da sogno. L'enorme quantità di fitoplancton presente nell’acqua infatti, garantisce ai pesci un nutrimento costante e taglie ragguardevoli, incidendo però sulla quantità delle catture. Non è un caso se molti pescatori locali lo hanno ribattezzato “il lago capriccioso”, per via dei periodi avari di catture alternati a sessioni eccezionali.

 

Tuttavia l’atmosfera che si respira e l’amenità del luogo sono talmente speciali da rendere ciascuna cattura unica nel suo genere.

 

Come promesso all’inizio, ora vi indicheremo le migliori tecniche di pesca da praticare nel lago di Endine, rigorosamente in ordine alfabetico: · Bolognese · Carpfishing · Catfishing o pesca al siluro · Fondo · Inglese · Ledgering · Mosca · Spinning

 

Bolognese

Fino a qualche anno fa, la pesca con la bolognese a Endine era un’istituzione. Moltissime erano le persone che si cimentavano in questa tecnica, alla ricerca di tinche, carpe, scardole, persici, triotti, alborelle e anguille all’imbrunire. Molti dei pescatori dell’epoca o hanno abbandonato la pesca o hanno cambiato metodo, virando su tecniche come l’inglese, il ledgering o il carpfishing. Scardole a parte, il pesce bianco è diminuito parecchio e oggi con la bolognese è possibile catturare tinche, carpe, persici e carassi. Anche le anguille, che una volta si prendevano con facilità, sembrano essere diminuite drasticamente.

 

Carpfishing

 

Sebbene il boom del carpfishing sia arrivato soltanto negli ultimi 5-6 anni, i primi pionieri di questa tecnica nel lago risalgono ai primi anni 90’. E anche se il rod pod non era di certo stabile come quelli di oggi, di pesci ne sono stati presi, sin da subito. Oltre alle carpe, con questa tecnica non è poi così raro incappare in catture di siluri, tinche, scardole e cavedani giganti, anche se c’è chi giura di avere preso anche qualche luccio con le boilies.

 

Catfishing o pesca del siluro

La prima cattura di un siluro con la canna da pesca nelle acque del lago di Endine risale intorno agli anni 2000, pertanto si sta parlando di una tecnica piuttosto recente. Il boom di pescatori del siluro è stato a metà degli anni 2000, ingolositi anche dalla gara istituita dalla Provincia che premiava il pescatore che avrebbe catturato il maggior peso di siluri in un anno. Il siluro si cattura prevalentemente di notte, utilizzando come esca un pesce vivo di generose dimensioni, ma accetta di buon grado anche il pesciolino morto, vermi, calamari e boilies. Con questa tecnica sono stati catturati anche lucci e lucioperca di grandi dimensioni.

 

Fondo

Per la pesca a fondo può valere lo stesso discorso della bolognese: qualche anno fa era molto più praticata. Se oggi si vuole pescare a fondo con vermi o cagnotti ad esempio, si possono catturare tinche, carpe, persici e scardole, mentre se si usa il pesce vivo lucci e black bass. Se si pesca di notte, aumentano le possibilità di incappare in anguille, carassi, luciperca e siluri.

 

 

Inglese
Quando il lago era pieno di pesce bianco, la pesca all’inglese era praticata da molti appassionati. Sebbene nel corso degli anni abbia subito un lento declino, nell’ultimo periodo i branchi aggallati di scardole e carassi dalle dimensioni record nel periodo primaverile-estivo, sta convincendo sempre più pescatori al ritorno di questo particolare sistema. Si tratta comunque di una tipologia di pesca piuttosto tecnica, soprattutto se svolta in un lago ventoso come è quello di Endine.

 

Ledgering
La pesca a pasturatore o ledgering è sempre più praticata sulle sponde del lago, sia perché la montatura è abbastanza semplice da eseguire ma soprattutto per l’efficacia comprovata della tecnica. Pescando a feeder nel lago di Endine si possono catturare carpe, carassi, tinche e scardole, anche se sono escluse sorprese alieutiche come siluri, anguille o grossi persici.

Mosca
Chi l’ha detto che la pesca con la coda di topo è ad esclusiva dei salmonidi? Pescando a mosca nel lago di Endine, si possono prendere predatori come lucci, persici e black bass anche se le sorprese ittiche con questa tecnica sono sempre dietro l’angolo, come la cattura di cavedani e grosse scardole. Spinning
Ciò che è cambiato rispetto al passato è solo la maggiore scelta di esche, ma lo spinning ai predatori nel lago di Endine si pratica almeno dagli anni 50’. Il predatore per eccellenza da insidiare a spinning è senz’altro il luccio, ma possono abboccare anche< persici, luciperca, persici trota e siluri.

 

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