Dopo mesi di tira e molla, è arrivata l’ordinanza (n.2 del 30.03.2017) ufficiale del Sindaco di Sarnico, relativa al divieto di pesca nelle aree di pertinenza comunale e che annulla la precedente (n.12 del 29.11.2016).
Ecco qui l’ordinanza in tutta la sua completezza:
IL SINDACO
Premesso che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 15 del 27.2.2001 veniva approvato il
"Regolamento per la concessione di posti d'ormeggio all'interno delle aree portuali nei bacini lacuali di
Iseo, Endine e Moro- Gestione portuale associata";
Preso atto che l'articolo 11 di detto regolamento stabilisce che nelle aree lacuali portuali è consentita
la pesca dilettantistica con l'esclusione dei mesi di luglio ed agosto e delle giornate festive e
prefestive dei mesi di giugno e settembre;
Considerato che lo stesso articolo conferisce ai Comuni la facoltà, con propria ordinanza, di ampliare
o ridurre i periodi di divieto e/o di limitare i mezzi di pesca utilizzabili in tutte od in alcune aree di
loro pertinenza;
Richiamata l'ordinanza n. 12 in data 29.11.2016;
Attesa l'opportunità di modificare la stessa, tenuto conto delle proposte pervenute, ritenute
condivisibili da parte dell'Amministrazione Comunale;
Richiamata la legge regionale 5 dicembre 2008, n. 31;
Richiamati il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e lo statuto comunale;
ORDINA
l. DAL 1° MAGGIO AL 31 OTTOBRE È VIETATA LA PESCA NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI DALLE ORE 19:00 ALLE ORE 24:00 A PARTIRE DAL PONTILE IN PROSSIMITÀ DELL'EX ALBERGO CANTIERE COMPRESO E PER TUTTA LA LUNGHEZZA DEL LUNGOLAGO, FINO AL TERMINE DELLO STESSO IN LOCALITÀ SITUATA IN FONDO AL PARCO LAZZARINI IN PROSSIMITÀ DI VILLA BASSI E VICOLO PONTELLA.
2. Le trasgressioni alla presente ordinanza saranno punite con una sanzione amministrativa
pecuniaria da 50 a 200 euro, oltre alle sanzioni dovute per infrazione a regolamento provinciale
sulla pesca.
3. L'ufficio di polizia locale è incaricato dell'esecuzione della presente ordinanza e del
posizionamento di apposita segnaletica informativa.
4. La presente ordinanza sostituisce ed annulla a tutti gli effetti le precedenti ordinanze in materia,
ed in particolare l'ordinanza n. 12 in data 29.11.2016.
5. Il presente provvedimento è trasmesso alla Provincia di Bergamo - Ufficio Territoriale Regionale
(UTR)- Via XX Settembre, 18/ A - 24122 Bergamo - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ed
all'Autorità di bacino lacuale dei laghi di Iseo, Endine e Moro - Via Vit io Veneto, 76 - 24067
Sarnico- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Questo è tutto.
Ma come mai è data facoltà a un Comune di estendere o allargare un divieto di pesca?
Perché secondo l’Art. 11 del “Regolamento per la concessione di posti d’ormeggio all’interno delle aree portuali nei bacini lacuali di Iseo, Endine e Moro – Gestione portuale associata”, è data facoltà ai Comuni, con propria ordinanza, di ampliare o ridurre i periodi di divieto e/o di limitare i mezzi di pesca utilizzabili in tutte o in alcune aree di loro pertinenza.
La stessa cosa accade per esempio a Castro: all’interno e all’esterno della darsena e nel pontile di ormeggio dei traghetti, la pesca è sempre vietata tutto l’anno.
E negli altri luoghi non facenti parte delle aree portuali di Iseo, Endine e Moro, i comuni possono creare zone di divieto?
La risposta è si. Per motivi sanitari, di ordine pubblico e di viabilità stradale, i comuni possono fare delibere e ordinanze in cui estendono o realizzano zone di Divieto di Pesca.
Se si tratta di corsi d’acqua demaniali e pubblici come il lago di Endine, il fiume Serio ecc., la comunicazione viene inserita anche all’interno del Calendario di Pesca.
Ci sono però dei casi (es. laghetti senza derivazioni in altre acque, parchi cittadini, rogge o canali di piccole dimensioni) in cui potrebbe esserci una delibera comunale che vieta la pesca ma che non sia trascritta sul Calendario di Pesca della Provincia di Bergamo.
In questo caso, dovrebbe esserci una cartellonistica sul luogo che indica il Divieto di Pesca ma soprattutto che indichi l’ordinanza o la delibera della stessa.
In qualsiasi caso, quando si hanno dei dubbi sulla pesca, è sempre meglio contattare il Comune di riferimento e chiedere di eventuali delibere e ordinanze. Nel caso non ci sia nulla di tutto ciò, la pesca è consentita.
Speriamo con questo articolo di averti risolto alcuni dei dubbi che avevi!
A presto, Omar