Abbiamo ogni tanto parlato della pesca in mare qui sul blog, ma non ci siamo mai focalizzati sulla differenza tra acqua dolce e acqua salata, soprattutto lato attrezzature.
Entrambi gli ambienti infatti, presentano sfide e opportunità uniche, richiedendo attrezzature specifiche per garantire il successo e la longevità delle nostre canne, mulinelli e fili!
E ora addentriamoci nel dettaglio di ciascuna parte dell’attrezzatura per mostrarti le accortezze necessarie al loro buon utilizzo!

Canne da Pesca
Le acque dolci comprendono laghi, fiumi, torrenti dighe e bacini artificiali. La pesca in questi ambienti spesso si concentra su pesci di molteplici taglie, che possono variare da pochi cm a oltre due metri di lunghezza per siluri e storioni.

 


Le acque salate invece, comprendono oceani, mari e estuari. La pesca in questi ambienti si confronta spesso con pesci che variano da pochi cm e arrivano a superare anche la tonnellata di peso.


A livello di canne da pesca, tanti tipi di pesci equivalgono a tanti tipi di canne. Ma pensare che le canne per acque dolci debbano essere tendenzialmente più leggere e sensibili rispetto a quelle di mare può essere un errore. Tutto dipende dalle tecniche e dal pesce che andremo a insidiare.
A grandi linee, le canne che usiamo in acqua dolce, possono essere tranquillamente usate anche in acqua salata. Quello che conta maggiormente però, nella pesca in mare, è il materiale del telaio e degli anelli che abbiamo montato sulle nostre canne. Un telaio al titanio con un anellatura in Fuji Sic è praticamente eterna, mentre per altri tipi di materiali bisogna fare molta attenzione al pericolo di corrosione. E’ chiaro che, se le nostre pescate in mare sono sporadiche (4-5 pescate in vacanza) acquistare una canna con trattamento anticorrosione può essere costoso e poco conveniente.
Per prevenire qualsiasi tipo di problema, ti consigliamo alcuni accorgimenti.
Per le canne fisse e telescopiche, terminata ogni pescata al mare ti consigliamo di riaprirla completamente appena arrivi a casa, sciacquarla completamente, dedicandosi meticolosamente al risciacquo soprattutto tra un pezzo e l’altro, asciugandola poi delicatamente con un panno asciutto.
Per le canne monopezzo e due pezzi o comunque in presenza di anelli, sciacquare abbondantemente con acqua fredda il telaio di ciascun anello.

Mulinelli
Quello che abbiamo detto per le canne, vale anche per i mulinelli. Non per forza un mulinello da mare deve essere tendenzialmente più grosso di uno per acqua dolci. Tutto varia in base al tipo di pesca e di pesce che dobbiamo insidiare.

Dal punto di vista della salsedine invece, ti informiamo già che con i mulinelli puoi avere molti più problemi rispetto alle canne. Non a caso, esistono specifici mulinelli da mare, come per esempio quelli proposti da Shimano e definiti heavy duty, in quanto vi è una maggiore protezione del corpo e del rotore del mulinello ed evitare che infiltrazioni di sabbia e salsedine possano influire sulle prestazioni del mulinello.
Con un mulinello economico e dopo una pescata intensiva in mare, è praticamente scontato che il mulinello possa andare incontro a dei problemi, se non opportunamente trattato.
In passato avevamo già parlato di come proteggere i mulinelli dalla salsedine, con dei passaggi da fare prima, durante e dopo le tua vacanze al mare.


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Fili
Come già detto per le canne e i mulinelli, anche i fili da scegliere variano in base al pesce e al tipo di pesca che andremo a sostenere. Nylon e Fluorocarbon in mare (come in acqua dolce) possono difendersi benissimo nelle tecniche a fissa e bolognese, mentre per pesche più gravose (spinning pesante, vertical ecc.) l’uso del dyneema è altamente consigliato. Non esistono monofili o trecciati specifici per la pesca in acqua salata o viceversa. Tuttavia, quello che possiamo dirvi, è che sole e salsedine possono compromettere molto più velocemente la caratteristiche intrinseche e di tenuta dei nostri fili. Pertanto, quando si pesca regolarmente in acqua salata, è necessario controllare molto più spesso lenza madre e terminali e soprattutto, cambiarli molto più rapidamente. Ad esempio, se la nostra lenza madre in nylon su una canna che si usa una ventina di volte all’anno può essere cambiata 1 volta all’anno oppure 1 ogni 2, il tempo di durata al mare si dimezza se non addirittura peggio.

 

Esche Artificiali
Anche le ancorette delle esche artificiali e gli accessori (girelle, moschettoni ecc.) potrebbero andare incontro a spiacevoli episodi di corrosione, se non opportunamente trattati. Per questo tipo di prodotti, visto anche il costo (molto più accessibile di una canna o mulinello con trattamenti anticorrosione dedicati), consigliamo sempre di optare per materiali in acciaio inossidabile!

Bene. L’articolo è quasi finito. Come avrai capito, la scelta dell'attrezzatura giusta è cruciale per il successo e il godimento della pesca, sia in acque dolci che salate.
Comprendere le differenze tra questi due ambienti e selezionare l'equipaggiamento appropriato ti aiuterà a massimizzare le tue possibilità di successo e a garantire che la tua attrezzatura duri nel tempo.

Ti ricordiamo inoltre che la pesca in acque salate richiede spesso più esperienza e preparazione a causa delle condizioni variabili dell'oceano e della forza dei pesci.

Con questo è tutto!

 
Per qualsiasi richiesta o consiglio, vieni a trovarci in negozio! 
 
A presto, Omar
 
 
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