Molte volte noi pescatori ci complichiamo la vita. Vaghiamo per ore online in cerca dell’esca perfetta per i nostri amici pinnuti per poi scoprire che le cose più semplici e maggiormente reperibili sono sempre le migliori.
Il pane rientra pienamente in questa categoria. Un’esca facilmente reperibile, a basso prezzo e che può insidiare praticamente qualsiasi specie.
Se sei un pescatore e compri quotidianamente il pane in famiglia, è probabile che ogni tanto te ne avanzi un po’. Se è così, non commettere l’errore madornale di buttarlo via! Lo puoi usare come soluzione universale per la pesca di QUALSIASI specie.
Si, ho detto qualsiasi, perché il pane si presta ad essere impiegato in molteplici situazioni di pesca: a galla, a mezz’acqua, a fondo. E molteplici situazioni di pesca implicano molteplici specie da catturare!
Non pensate alle sole carpe, tinche e cavedani: qualsiasi ciprinide non resiste al fascino del pane, ma anche predatori come anguilla, bass e siluro non lo disdegnano per nulla!
Forse la maggiore difficoltà da parte dei pescatori alle prime armi è quella di capire come innescare correttamente il pane sull’amo.
La realtà è che non esiste un unico modo ma ne esistono diversi, e dipendono dal tipo di pesca e dal tipo di pesce che vogliamo catturare!
Cominciamo dalla pesca a galla!
Pesca a Galla
La pesca a galla con il pane è probabilmente una delle tecniche più divertenti ed emozionanti che un pescatore d’acqua dolce possa fare. Vedere la mangiata di un pesce a galla alla ricerca del tuo pane è un qualcosa di unico. Per praticare questa tecnica, ti consigliamo di portarti un po’ di pane raffermo (almeno 2kg) da casa e iniziare a lanciarlo in acqua, prima di iniziare la battuta di pesca. Se c’è pesce in zona, non tarderà ad arrivare!La cosa bella della pesca a galla inoltre, è che ti puoi PERMETTERE di scegliere il pesce che vuoi catturare. Immagina di essere in un lago e di aver portato in attività circa 50 carpe, tra cui una specchi di 10kg. Benissimo, se quella è l’obiettivo, potrai “togliere” dalla bocca il pane agli altri pesci e cercare di catturare esattamente quella specie! Un piccolo trucchetto..per mantenere il pane sempre a galla, prova a mettere sull’amo sia del pane finto galleggiante (gomma) che del pane vero (fresco). Questo eviterà l’affondamento del pane e dell’amo una volta che il pane sarà completamente intriso d’acqua, rimanendo sempre in superficie!
Pesca a Fondo
Chi lo ha detto che il pane è solo per la pesca a galla? I pescatori di pighi, savette, ma anche di altri ciprinidi come il cavedano, sanno molto bene quanto possa essere micidiale il pane innescato sull’amo con una montatura radente il fondo. Questa volta non applicheremo nessun esca finta all’amo, ma solo della mollica di pane o pane fresco, facendoci magari aiutare da una mollettina da applicare sul gambo dell’amo per mantenerlo un po’ più stabile. In questo caso il pane sarà da mescolare insieme alla pastura che utilizzeremo in acqua
Pesca a Mezz’Acqua
Più che pesca a mezz’acqua, sarebbe da definire “a discesa naturale”, ossia il pane che lentamente dalla superficie comincia ad adagiarsi sul fondo in modo del tutto naturale. Per raggiungere questa condizione, è necessario il giusto livello di bagnatura del pane e di bilanciamento con l’amo, raggiungibile solamente dopo diversi tentativi sul luogo di pesca. Ovviamente in acqua ferma tutto diventa più semplice in questo caso. Rappresenta tra tutte e tre le tecniche la più difficile, ma anche la più efficace e micidiale, soprattutto su pesci di grossa taglia. Perché sia ancora più micidiale, potete farvi aiutare nella “pasturazione” dai piccoli pesci che stanno in superficie e che, mangiando il vostro pane a galla, lentamente faranno affondare molliche e pezzi di pane bagnato verso il fondo, creando una zona di pasturazione irresistibile per i pesci che stazionano a una profondità maggiore.
Bene! L’articolo è finito!
Ti ricordiamo che nel nostro negozio puoi trovare tutto quello che ti serve per la pesca con il pane! Pane Francese, Filo da Mosca, Elastico, Molletta, Bread Bomb e tanto tanto altro!
A presto, Omar
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