Ciao a tutti ragazzi, oggi parliamo di un argomento che qualunque pescatore abbia frequentato il nostro lago, si sia posto almeno una volta nella propria vita.
Ma i pesci del lago, sono stanziali oppure si spostano di continuo?
Questa domanda è molto importante perché influisce pesantemente sulla scelta del posto di pesca!
Partiamo da un presupposto importante. I pesci si muovono! Molte volte si sente parlare di pescatori che parlano come se un pesce non sia in grado di compiere 50 metri in una notte. La realtà è ben diversa: tutti i pesci si muovono (solitamente di qualche centinaio di metri, a volte anche di qualche km) bene o male, anche in tempi relativamente ristretti.
Il vero quesito è invece capire se, una volta compiuto lo spostamento, tornano nella loro zona, per quanto tempo ci rimangono e se lo faranno per tutta la loro vita.
N.b. le deduzioni che leggerai qui sotto sono frutto di catture di pescatori che, nel corso degli anni, ci hanno permesso di capire al meglio queste dinamiche. Pesci come tinche, lucci e carpe, il cui C&R è una pratica ben assodata, sono stati ripescati più volte dai pescatori. La carpa in particolare -che per antonomasia si differenzia visivamente una dall’altra- ci ha permesso di tracciare, in base al luogo di cattura di ciascun pescatore, i passaggi e i movimenti di molto dei pesci del nostro lago.
Partiamo comunque da un assunto. Ogni specie ha caratteristiche etologiche diverse una dall’altra, ma anche all’interno della specie, a seconda di particolari momenti della loro vita, ci sono delle esigenze diverse.
In linea di massima comunque, per tutte le specie di pesce sul lago di Endine esistono sia pesci stanziali che pesci nomadi.
I pesci stanziali solitamente amano stare nei pressi di ostacoli o rifugi naturali (canneti scavati, erbai, piante sommerse) mentre i nomadi sfruttano le stagioni e le condizioni del lago per trovare la condizione migliore per ripararsi, cibarsi ecc.
Nel corso degli anni però, un pesce stanziale può trasformarsi in nomade o viceversa.
Immagina di essere un luccio di 10kg in piena salute all’interno di uno degli erbai più grandi del lago. Per un paio di anni, non avrai rivali, farai pochissima fatica a procacciarti il cibo e nel frattempo l’erbaio ti fornirà protezione. Ma dopo qualche tempo, altri due lucci da 7-8kg hanno deciso di stazionare nei pressi del tuo erbaio. Loro sono giovani, più forti e più scattanti di te, e ora fatichi ad alimentarti come un tempo. Hai due strade: uscire più spesso dall’erbaio con il rischio di essere più vulnerabile agli occhi di altri predatori oppure devi giocoforza cercarti un altro erbaio. Non hai altra strada.
Il cambiamento da nomade a stanziale può avvenire anche per patologie e particolari problematiche nel singolo esemplare. Prendete questo carassio in foto.
Il pesce è pressochè cieco: la pupilla ormai non c’è quasi più e per alimentarsi ha bisogno di sfruttare al meglio la linea laterale. Se prima era un pesce che amava alimentarsi da nomade, ora dovrà trovare un nascondiglio che gli permetta di ripararsi dai predatori ma che gli fornisca anche cibo. Come avrete capito, le condizioni fisiche della specie possono determinare un cambiamento forzato nel loro stile di vita.
È noto inoltre che i pesci durante la frega tendono ad avere comportamenti bizzarri e diversi rispetto al resto dell’anno, andando in zone che solitamente non frequentano (di solito maggiormente sotto riva).
La stessa cosa può avvenire per le condizioni dell’habitat. Se di punto in bianco gli erbai dovessero venire a mancare o comunque smettere di crescere, il pesce che è di casa lì dovrebbe per forza trovare un altro posto dove ripararsi.
Esiste quindi una risposta definitiva alla nostra domanda iniziale? Si, la risposta è che esistono sia pesci nomadi che stanziali. La maggior parte di essi sono nomadi, spostandosi stagionalmente e a seconda delle condizioni del lago in luoghi più o meno favorevoli all’alimentazione.
Ma esistono anche pesci stanziali, che vivono per molto tempo in una zona specifica che presenta delle caratteristiche buone per larga parte dell’anno.
E lato pesca quindi, come occorre comportarsi?
Trovare zone con piante sommerse, canneti, erbai è un ottimo modo per “stanare” i pesci stanziali, anche se probabilmente dopo tre-quattro pescate le catture potrebbero diminuire.
Andare alla ricerca dei pesci nomadi invece, è molto più difficile perché significa ogni volta cambiare posto di pesca, seguire i passaggi dei pesci ecc. Ma una volta che sono stati intercettati correttamente, le catture potrebbero essere molto superiori e le sorprese dietro l’angolo!
Bene! L’articolo è finito!
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A presto, Omar
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