Benvenuto pescatore, se ti trovi si questa pagina vuol dire che vuoi saperne di più su uno dei laghi più belli delle nostre zone, il lago Moro!
No, non stiamo parlando del laghetto alpino situato sulle Alpi Orobie, ma del lago della Val Camonica, appena sopra Darfo Boario Terme!
Online non si trovano molte informazioni, per questo cercheremo di essere il più esaustivi possibile nel raccontarti di questo lago!
Informazioni Generali
Il lago Moro (lac de la cüna in dialetto camuno) è un piccolo lago della Val Camonica, attualmente diviso tra i comuni di Darfo Boario Terme e Angolo Terme.
Circondato da boschi e monti, è raggiungibile abbastanza facilmente in auto sia da Darfo Boario Terme sia da Angolo Terme. Nei mesi festivi e alla domenica, la strada potrebbe essere chiusa al traffico e l’auto lasciata nel parcheggio all’attacco della salita.
Il bacino lacustre si trova a 381 m di altitudine, ha una larghezza massima di 320 m e una lunghezza massima di 820 m per una superficie totale di 0,174 km². A differenza del lago di Endine, è abbastanza profondo, in quanto tocca la profondità di 42,20 m.
La colorazione piuttosto scura delle acque è data dalle sue pareti di roccia quarzosa bruno rossastra. Visto che è posizionato in una conca con vette di varia altitudine che lo circondano per tutto il suo perimetro, ha acque fredde e durante gli inverni rigidi può ghiacciare. Proprio per questo, il bagno generalmente è possibile solo dall'ultima settimana di giugno fino alla prima settimana di settembre o anche per periodi più brevi. Anche se non risultano annegamenti in numero particolarmente rilevante, il lago ha comunque la pessima fama di essere altamente pericoloso per chi vi si avventura a nuoto.
Leggenda vuole che il lago Moro sia nato da un vulcano inattivo; in realtà, sulla sua origine le fonti sono ancora discordanti, anche se l'escavazione glaciale pare la più attendibile.
Nel lago non ci sono né emissari né immissari: solo alcuni piccoli ruscelli che vi sfociano. Principalmente, è alimentato da sorgenti sublacustri di profondità.
Per questo motivo, il lago è meromittico, ossia le acque profonde e quelle superficiali non si mescolano mai.
Pesca
E ora parliamo dell’aspetto che ti interessa di più, i pesci. Le acque del lago ospitano diverse specie, fra cui:
Anguilla
Carpa
Cavedano
Coregone
Luccio
Pesce Persico
Persico sole
Persico trota
Scardola
Tinca
Triotto
E ora che sai che specie ci sono, come puoi pescarle?
Come ti abbiamo già detto in precedenza, rispetto al lago di Endine il lago Moro è molto più profondo anche se più piccolo, raggiungendo una profondità massima di 42 metri. Questo significa che anche la tecnica di pesca dovrà a sua volta cambiare.
L’ideale sarebbe disporre di una barca o di un pedalò e pescare nel sottoriva nelle zone meno disturbate.
Per correttezza infatti, ti diciamo che se vuoi praticare la tecnica del C&R, pescare oltre gli 8 metri di profondità non è mai cosa buona e giusta. Ci sono pesci come persici, trote e lucci, che soffrono molto di più di altre specie gli sbalzi di pressione, e una risalita repentina potrebbe essere mortale. Non importa se al momento il pesce sembra ripartire: l’effetto embolia può sopraggiungere anche diverse ore dopo la risalita.
Ma quali sono le tecniche di pesce più praticate nel lago?
Vengono praticate un po’ tutte le tecniche, anche se quelle con maggior successo sono probabilmente la pesca a spinning, a ledgering e a fondo con il verme.
Leggende
Varie sono le leggende sorte intorno al lago, ma qui parleremo solo di quella più famosa. Sembrerebbe che, nelle notti di luna piena, una culla appaia in mezzo alle acque del lago. In un lontano passato infatti, si racconta che il lago non esisteva e che al suo posto c'era una vasta radura in cui sorgevano due case: una abitata da una donna ricca e avara, l'altra da una donna povera e generosa. In entrambe vi era un bambino nato da poco. Un giorno, un misterioso viandante bussa alla porta della casa della donna avara chiedendo cibo, ma la donna lo caccia malamente. Costui allora bussa alla porta della donna generosa, che lo rifocilla. Il viandante andandosene dice alla donna generosa di andarsene, perché su quel luogo è caduta la maledizione di Dio. La donna generosa fugge col figlio e subito dopo un diluvio allaga la radura sommergendo la casa con la donna avara e il bambino e creando il lago. Da allora nelle notti di luna piena si vede in fondo al lago una culla vuota e si ode il pianto del bambino.
È da questi racconti tradizionali che si suppone deriva la denominazione dialettale del lago Moro: lac de la cüna (cüna essendo appunto la culla).
Bene! L’articolo è finito! Speriamo di averti dato una bella infarinata d’informazioni sul lago Moro! Ovviamente non possiamo raccontarti tutti i segreti sulle tecniche di pesca.. quelle te le racconteremo quando verrai di persona trovarci in negozio!
Buone vacanze, Omar