Pesca con il vivo o pesca con gli artificiali?

Pesca con il vivo o pesca con gli artificiali?

Ciao ragazzi, oggi parliamo di un altro argomento molto dibattuto all’interno della comunità dei pescatori e ovviamente anche tra quelli che pescano sul lago di Endine. 

 

Ossia, quale sia la tecnica più efficace tra la pesca con il vivo e quella con gli artificiali.

Attenzione! Questo articolo non è la sede giusta dove parlare di etica e di rispetto nei confronti dell’esca viva: nel bacino 14 del Sebino questa tecnica è consentita e cerchiamo di valutare se e quanto possa essere più micidiale rispetto ad altre tecniche.

Pronti a leggere tutto d’un fiato? Si parte!

 

Pesca con il Vivo

Per molti pescatori, la pesca con il vivo rappresenta la tecnica di pesca in assoluto più micidiale per la cattura dei predatori. Ma è davvero così? Oppure c’è dell’altro?

Innanzitutto analizziamo un concetto. La pesca con il vivo è molto dispendiosa da organizzare. Devi andare a cercare il vivo, pescarlo e poi riuscire a mantenerlo in vita. Inoltre, se la postazione di pesca dista qualche metro dal nostro veicolo, dobbiamo sobbarcarci tutta la camminata con un contenitore che spesso supera i 15kg di peso.

Inoltre, bisogna saper cercare le specie giuste. Ci sono specie vietate, specie con misure minime e specie che possono essere impiegate per l’azione di pesca. Anche questo fatto, non è per nulla trascurabile. Utilizzare un’esca non consentita o prelevata da un ambiente di pesca diverso da quello che andremo a pescare, rischia di creare danni all’ecosistema! Molto meglio, se si vuole pescare con il vivo, cercare di procurarsi il vivo sul posto.

Detto questo, in alcuni frangenti la pesca con il vivo è micidiale. Studi dedicati infatti, dimostrano che il pesce innescato rilasci speciali sostanze, in grado di “attivare” i predatori e indurli all’attacco dell’esca. Ecco perché, molto spesso tra tanti pesci disponibili, il predatore sceglie la nostra esca!
Inoltre, a differenza dell’impiego di artificiali, non occorre essere dei manici per poter effettuare l’azione di pesca. Basta lanciare il nostro innesco, ed attendere la mangiata. In sostanza, fa tutto il pesce!

C’è da dire però che molto spesso il pesce si può sganciare dall’amo, rendendo vana la nostra azione di pesca. Se questa cosa può essere parzialmente attenuata da chi pesca a lancio, non lo è ad esempio per chi cala gli inneschi a grande distanza da riva. In questo caso, bisogna sempre sperare che il pesce non si sia sganciato o non muoia durante l’azione di pesca, pena il pescare a vuoto.
Ricapitolando, il vivo ha i seguenti vantaggi e svantaggi

Vantaggi

• I predatori riconoscono l’esca a grande distanza e sono molto attratti dal suo movimento e dal rilascio di alcuni recettori;
• Non bisogna essere dei grandi esperti per gestire l’esca, che farà sostanzialmente tutto da sola;

Svantaggi

• L’organizzazione della pescata richiede sempre tempi più lunghi (il vivo prima bisogna pescarlo);
• Bisogna stare attenti a quale pesce s’innesca;
• Bisogna spostare il contenitore da una zona all’altra e riuscire a mantenere i pesci in vita;
• Non sempre la nostra montatura può essere in pesca correttamente (il pesce potrebbe essersi sganciato o morto)

Per concludere: la pesca con il vivo può rivelarsi molto efficace, ma presenta anche notevoli svantaggi.

 

Pesca con gli Artificiali
La pesca con gli artificiali invece, rappresenta la naturale alternativa della pesca con il vivo. Non si può dire che la pesca con gli artificiali sia dedicata agli esperti mentre quella con il vivo è per i principianti (le due tecniche vengono praticate da entrambe le categorie) ma è vero che la pesca con gli artificiali, richieda un maggiore “manico” ed esperienza per prendere pesci.

Basti pensare alla tipologia e alla vastità di esche disponibili in commercio, in cui un neofita potrebbe perdersi. Per farla breve, un’esca artificiale dovrebbe essere scelta per due motivi: per il movimento che compie in acqua (teoricamente dovrebbe simulare un pesce in difficoltà) e la profondità con cui l’esca lavora (e con cui intendiamo effettuare la nostra pescata). Questo presume quindi una buona conoscenza degli artificiali ma soprattutto del luogo dove andremo a pescare.

Gli svantaggi però si fermano qui. Il resto poi sono tutte situazioni favorevoli che chi pesca con il vivo si scorda.

Pescando con un’esca artificiale, non hai bisogno di andare prima a fare il vivo. E non hai bisogno di contenitori enormi per spostare i tuoi pesci. Non rischi nemmeno verbali o multe per utilizzare un’esca non consentita (a meno che si peschi in zona no kill con ami con ardiglione o con più di un amo).

Inoltre, hai la certezza di essere sempre in pesca (l’esca non muore e non si può sganciare dall’amo, come capita con il vivo).

E in più, muovendoti rapidamente, puoi sondare molti più posti e provare in molti più punti rispetto alla pesca con il vivo!

Ricapitolando, la pesca con gli artificiali ha i seguenti vantaggi e svantaggi:

 

Vantaggi

• Notevole risparmio di tempo (sei subito in pesca e non hai bisogno di procurarti prima delle esche vive);
• Non hai bisogno di portarti dietro contenitori, secchiello e recipienti per il vivo;
• Sei sempre in pesca (l’esca non può morire o sganciare);
• Puoi testare diversi strati d’acqua e molti più posti.

 

Svantaggi

• Richiede una certa esperienza;
• Richiede una conoscenza media del posto e delle esche per catturare.

 

Per concludere: la pesca con il vivo, risulta davvero efficace e in assoluto ma presenta notevoli svantaggi, soprattutto dal punto di vista logistico e organizzativo.

La pesca con gli artificiali, richiede una certa dose di conoscenza ed esperienza, che però poi viene compensata da un’esperienza di pesca migliore sotto tutti i punti di vista.

Secondo il nostro parere, il pescatore di artificiali affermato, non avrà nulla da invidiare, in termini di catture, a un pescatore incallito che pratica la pesca con il vivo.

Una volta comprese le caratteristiche etologiche e i comportamenti della specie, anche la pesca con gli artificiali avrà la stessa efficacia del vivo. E per certi pesci addirittura superiore: basti pensare ai bass, che sembrano abboccare più su esche siliconiche e creature che su esche naturali.

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