Tutto quello che c’è da sapere sul Microfishing, la tecnica di pesca più in voga del momento!

Tutto quello che c’è da sapere sul Microfishing, la tecnica di pesca più in voga del momento!

Qual è la tecnica di pesca che sta riscontrando maggiore successo nell’ultimi mesi in tutto il mondo nelle acque dolci?

 

Il carpfishing? no. La pesca a mosca? no. La pesca a spinning. no.

 

 

La tecnica di pesca più in voga del momento è, senza ombra di dubbio, il microfishing!

 

Anche se non ne hai mai sentito parlare, il termine micro ti dà già un suggerimento su questa tipologia di pesca.

 

Nulla infatti ha a che vedere con la cattura di pesci enormi e di grandi dimensioni.

 

Protagonista assoluto di questa disciplina alieutica non è infatti il pescatore, bensì il pesce.

 

In Giappone ad esempio, questa tecnica è praticata da oltre 400 anni ed è considerata una vera e propria arte. Obiettivo dichiarato dei giapponesi non è quello di prendere il pesce più grosso, ma il pesce più piccolo possibile!

 

E per farlo, c’è bisogno di un’attrezzatura dedicata!

 

Per prendere pesci di piccole dimensioni, i classici attrezzi spesso non possono funzionare bene. Un amo del 14 e un galleggiante da 2 grammi, sono davvero troppo grandi per poter pensare di catturare piccoli pesci.

 

Per questo, esiste tutta una serie di brand e attrezzature dedicate a questa specifica pesca. Dagli ami ai galleggianti, dai piombi alle girelle, dai monofili alle canne da pesca, tutto è regolato in modo da insidiare pesci anche di soli 3 cm!

 

Ora ti chiederai: ma io cosa me ne faccio di un pesce di soli 3cm?

 

Devi tenere conto che in Italia esistono circa 90 specie di acqua dolce, di cui una quarantina indigene, ossia autoctone delle nostre acque.

 

La maggior parte dei pescatori italiani probabilmente, non è riuscita a catturare nemmeno 1/5 di tutte queste specie.

 

Molte di queste, sono di piccole dimensioni, non superando i 15 cm. Molte altre, non superano i 5cm.
Eppure, bellezza non è sempre sinonimo di grandezza.

 

Prova a pensare a due specie, sanguinerola e persico sole, due piccole specie ma tra le più belle delle nostre acque.

 

Chi pesca a microfishing infatti, oltre ad avere un’attrezzatura dedicata, porta sempre con se un acquarietto, in modo da fotografare in maniera naturalistica il pesce appena catturato e mostrarlo in tutto il suo splendore.

 

La vera sfida per molti pescatori poi, sta nel riuscire a catturare nella propria vita più specie diverse possibile con la canna da pesca. Tanto per farvi capire la difficoltò dell’impresa, molti pescatori hanno preso carpe sopra i 30kg, ma nessuno ad oggi nessuno è riuscito a catturare tutte le specie di acque dolce presenti in Italia.

 

La cosa comunque davvero fantastica di questa tecnica è che può essere praticata ovunque.

 

Anche nel fossetto sotto casa o nel piccolo stagno, possono sempre arrivare delle sorprese. E guai a pensare che non ci diverta: non sapere quale specie abbocchi dall’altra parte fa parte dell’essenza della pesca. Il microfishing è inoltre un modo per imparare a riconoscere i pesci e vederli da vicino!

 

 

 

Sai riconoscere ad esempio questo pesce?

 

Come esche, possiamo affidarci ad esche vive (borlottini, vermi) oppure ad esche artificiali che imitano vermi e bigattini, comunque catturanti e impatto ambientale 0.

 

Già tanti pescatori in Italia si stanno cimentando con questa tecnica e la sensazione è che verrà praticata sempre di più negli anni a venire.

 

Bene! L’articolo è finito!


Ti ricordiamo che nel nostro negozio puoi trovare canne da pesca, fili, ami, esche vive o artificiali adatte a questa tecnica!

Tuttopesca si trova sul lago di Endine, lungo la provinciale in Via Nazionale, 2975, a Ranzanico BG!

 

 

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