Ciao pescatore, oggi parliamo di uno dei pesci meno conosciuti dai pescatori d’acqua dolce!
Vuoi per le sue abitudini alimentari, vuoi per il poco interesse alieutico che desta la sua cattura, vuoi per la sua lenta rarefazione, pochissimi pescatori nati dopo gli anni 80’ non solo non hanno mai avuto l’onore di aver in canna, ma nemmeno l’hanno mai vista dal vivo.
In realtà, nemmeno il web pullula di sue foto, a dimostrazione della scarsità di materiale a disposizione, dipendente anche dalla difficile osservazione in natura.
Di quale pesce sto parlando? Ma della bottatrice ovviamente!
Devi sapere che la Bottatrice (Lota lota il suo nome scientifico) è un pesce bentonico e lucifugo, che ama le zone profonde dei grandi laghi e dei corsi d’acqua di maggiore portata.
Anche se è talvolta può essere trovata anche negli emissari dei Grandi Laghi (Ticino, Oglio, Adda) il suo habitat tipico è quello lacustre.
Gli adulti possono essere trovati anche a 200 m di profondità, mentre i giovani esemplari possono cacciare anche in prossimità delle sponde.
L’attività è limitata in prevalenza alle ore crepuscolari o notturne, quando gli individui si spostano alla ricerca di cibo, mentre di giorno tendono per lo più a raccogliersi in rifugi naturali, o a stazionare comunque sul fondo in ambienti riparati.
L’alimentazione, esclusivamente carnivora, vede come prede principali diverse tipologie di invertebrati bentonici nei giovani, mentre diventa prevalentemente piscivora negli adulti. Si è osservato che, in circostanze particolari, la dieta può essere basata quasi esclusivamente su uova di altri pesci.
E ora che ti ho dato queste nozioni, è arrivata l’ora di spiegarti il metodo di pesca!
Innanzitutto, per cercare una bottatrice in Provincia di Bergamo, dovrai per forza andare al lago d’Iseo. Nel lago di Endine infatti, la specie non è presente, anche se negli anni 70’ ne venne catturata una a tirlindana, frutto probabilmente di un rilascio di un pescatore.
Il periodo migliore va da settembre fino a primavera inoltrata, in coincidenza con il periodo più freddo dell’anno. La puoi insidiare di notte nei mesi di settembre ottobre e marzo, mentre nei mesi invernali dovrai puntare soprattutto sulle ore crepuscolari.
La montatura è la medesima che puoi usare per l’anguilla. Perciò, montatura a 3 ami con piombo scorrevole tra il secondo e il terzo amo. Il terzo amo rappresenterà l’estremità del tuo terminale, mentre il primo e il secondo amo verranno montati a paternoster. Ci sono inoltre diverse alternative alla montatura comunque molto efficaci. L’importante è che la lenza appoggi sul fondo e che ci sia più di un’esca sul terminale.
Come esca, l’ideale sono classici vermi di terra ma è sempre importante variare l’esca utilizzando sulla stessa montatura piccoli pesciolini morti.
Nel nostro negozio comunque, puoi trovare delle montature già fatte per la pesca alla bottatrice, disponibili in diverse lunghezze e grammature.
Piccola curiosità: come per gli altri pesci d’acqua dolce, anche nella bottatrice sono stati catturati esemplari xantici, ossia con una livrea tendente al giallo anziché la classica colorazione camouflage. Uno dei più belli, è visibile nell’acquario Maretarium di Kotka, in Finlandia
Per qualsiasi informazione riguardante la pesca alla bottatrice, non esitare a contattarci!
A presto, Omar