Ciao, oggi parleremo di un argomento un po’ diverso dal solito ma di cui tanti clienti ci chiedono informazioni: le malattie dei pesci.
Mentre siamo in pesca, capita spesso di trovare pesci in difficoltà visibilmente malati ma di cui non ne conosciamo le cause e la patologia.
Molto spesso li vediamo galleggiare quasi a galla (segno che probabilmente se ne stanno andando a miglior vita) ma altre volte, nonostante il problema, hanno abboccato ai nostri ami.
In questo caso, qual è la soluzione migliore? Sopprimere? Rilasciare a priori? E, se si decide per la soppressione, si possono mangiare oppure no? Queste sono le domande maggiormente fatte dai pescatori.
Cominciamo col dire che esistono moltissime patologie che colpiscono i pesci. Individuarle sul posto è un compito molto difficile, che richiede l’intervento e la competenza di un ittiopatologo.
Proprio per questo motivo, è altamente sconsigliabile fare diagnosi fai da te ma occorre affidarsi a persone preparate e con esperienza.
Grazie alle conoscenze maturate negli anni nel settore, noi di Tuttopesca abbiamo rapporti costanti con ittiopatologi, a cui possiamo girare le vostre foto ed avere un’idea del problema. È ovvio che per un’analisi completa e corretta, non basta una foto ma il pesce dovrà essere consegnato a un istituto zooprofilattico per tutte le analisi del caso.
Facciamo un esempio pratico.
Qualche giorno fa nel nostro lago è stato catturato questo persico. In base agli elementi fotografici, possiamo dire che il pesce è affetto da almeno due patologie: saprolegnosi con probabile aeromonas.
Si tratta di due malattie infettive che, in particolari condizioni, possono infettare anche altri pesci. In questo caso, la soppressione è stata corretta e, una volta cotto, il pesce potrebbe anche essere cucinato.
Senza certezze di sorta tuttavia, in questi casi ti sconsigliamo di cucinarlo!
Sicuramente la malattia più comune e facilmente individuabile dai pescatori è la saprolegnosi.
Se sei un pescatore di salmonidi, ti sarà certamente capitato di vedere trote più o meno grosse nel periodo di frega e post frega coperte da vistose macchie bianche.
In quel periodo dell’anno le trote, debilitate dalla frega e con escoriazioni sul corpo, sono molto soggette a contrarre la saprolegnosi, che, in condizioni di acqua fredda e stagnante, potrebbe infettare moltissimi altri esemplari.
In questo caso come occorre comportarsi?
In caso di cattura con la canna, è molto probabile che l’esemplare sia ancora in forze, perciò un rilascio è la soluzione migliore.
In caso di pesce galleggiante, moribondo e con vistose macchie sul corpo, è preferibile una soppressione immediata per evitare ulteriori infezioni e patologie agli altri pesci.
Nel caso notaste una buca con molte trote malate e in difficoltà, è buona norma chiamare il pronto intervento della Provincia di Bergamo (800-350035) e descrivere luogo del ritrovamento e problema.
Per tutte le altre situazioni, potete chiamarci direttamente e cercheremo di trovare una risposta ai vostri dubbi sulle malattie dei pesci.
Speriamo di essere stati esaurienti e di avervi dato consigli utili!
A presto, Tuttopesca Lago di Endine